"I Fatti Nostri" - Notiziario della Scuola Media di Oulx, Bardonecchia, Sestriere

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IL MARE

FIABA DI TASSONE MARIA LUISA I B

C’era una volta in una spiaggia della Liguria un mare meraviglioso. Ad un certo punto la gente che andava al mare cominciò a buttare sporcizie. Un giorno il mare si stufò e se ne andò. Andò in montagna e la gente del luogo era molto contenta. Solo che anche in montagna la gente cominciò a buttare sporcizie. Andò in collina, ma anche lì lo stesso risultato. Andò in pianura, ma anche in pianura lo stesso risultato.

Intanto al mare la gente era molto triste e continuava a pensare il perché il mare sene fosse andato. Il mare stava andando sulla Luna. La sera la gente guardava in alto e scorgeva una massa d’acqua e tutti pensavano: “Quanto ci manca il mare! Mare ritorna!”. Il mare sulla Luna si trovava molto bene, perché gli alieni che vivevano lì erano molto educati. Il mare si divertiva da matti. Gli alieni facevano giochi totalmente diversi. Andavano con le navicelle, giocavano a battaglia navale e la sera sulla spiaggia giocavano a pallanave, cioè si passavano una navicella molto piccola e chi la toccava con più di due dita era eliminato. Il mare lì stava proprio bene perché veniva rispettato da tutti. Dopo un po’ di tempo sulla Luna arrivano degli sporcaccioni e cominciano a sporcare tutto il satellite. Il mare si arrabbia e comincia a ribellarsi contro gli sporcaccioni, facendo onde altissime, portando squali a riva. Il mare facendo tutte queste cose, cominciò a scoraggiare questi alieni, fino a mandarli via del tutto. Intanto sulla Terra erano tutti tristi perché non potevano più fare bagni, giocare a pallanuoto, né fare serf e neanche rinfrescarsi quando faceva troppo caldo. Il mare che dalla Luna sentiva tutti i lamenti decise di tornare sulla Terra. Disse agli abitanti della Luna che era stato bene con loro, ma era ora che tornasse sulla Terra. Il mare disse agli abitanti della Terra: “Resto qui, però voi dovete promettermi di non buttare più sporcizie”. Gli abitanti in coro risposero: “Sì mare! Te lo promettiamo, basta che tu non te ne vada più via!”. Da quel giorno tutti erano felici. Tutti ricominciarono a fare i bagni, a giocare a pallanuoto e a rinfrescarsi quando faceva caldo. D’altra parte anche il mare era felice di essere tornato al proprio posto d’origine.

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