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7 – 10- 2003
LA FESTA DEGLI ALBERI
SIAMO PARTITI STAMATTINA ALLE NOVE.
DALLA PIAZZA DELLA SCUOLA
SIAMO ARRIVATI A SAN MARCO DOVE ABBIAMO PIANTATO PICCOLI ABETI DI COLORE VERDE SCURO E CON AGHI PUNGENTI.
IL PAESAGGIO E’ MERAVIGLIOSO CON ALBERI VARIOPINTI
DAL ROSSO AL MARRONE.
OLTRE AL PAESAGGIO SONO RIMASTA INCANTATA DAL MONTE CHABERTON, UN MONTE MERAVIGLIOSO CHE SI TROVA A NORD OVEST DA SAN MARCO.
IN QUESTO PERIODO DELL’ ANNO (OTTOBRE, NOVEMBRE) INIZIA AD ESSERCI DELLA NEVE.
SULLA CIMA NON C’E’ VEGETAZIONE E SI VEDONO SETTE TORRETTE COSTRUITE NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE PER DIFENDERE LA VALLE; NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE UNA DI QUESTE FU ABBATTUTA, MA NON DISTRUTTA DEL TUTTO E SI RIESCE ANCORA AD AMMIRARE.
SIAMO STATI TUTTA LA MATTINA AD OSSERVARE IL PAESAGGIO ED IO HO PRESO APPUNTI DI OSSERVAZIONE SUL MONTE CHABERTON.
Alice Bonomo, I A Oulx
La Festa degli Alberi
Siamo usciti da scuola alle 9.00 per piantare gli alberi. Siamo andati in un prato vicino a SAN MARCO.
Ci hanno accompagnati tre insegnanti e due guide forestali. Anche la 1 B è venuta infatti quando siamo arrivati è andata a piantare gli alberi per prima, mentre noi siamo stati con la nostra insegnante e con una delle due guide che più che una guida era un esperta di boschi. Si chiamava Lucia e ci ha spiegato tante cose sulle piante per esempio: gli alberi sono molto utili per gli umani perché ci permettono di costruire case, mobili e carta ;ma non solo a noi, anche agli animali permettono di avere un riparo.Le piante di giorno emettono ossigeno e di notte anidride carbonica. Poi ci ha spiegato anche che c’è una malattia sulle foglie degli alberi che assomigliano a delle macchia nere.
Poi ci sono delle piante che amano il sole che si chiamano ELIOFILI e quelli dell’ombra SCIAFILI.
Finalmente tocca a noi siamo andati a piantare gli alberi e poi ci siamo inviati verso la scuola.
08/11/2003 - Alice HAWKINS, I A Oulx
LA FESTA DEGLI ALBERI
Noi classi 1a e 1b della scuola media “Des Ambrois” di Oulx, siamo partiti da piazza Garambois per andare a piantare degli alberi a San Marco insieme a una guida esperta del consorzio forestale, la quale ci ha raccontato come vengono utilizzati gli alberi , e le loro proprietà.
Gli alberi morti servono come cibo per gli animali più piccoli , mentre in inverno vanno in riposo vegetativo. L’albero cresce grazie alla luce solare e alla pioggia ,in inverno il processo di crescita si blocca mentre nelle altre stagioni l’albero continua a crescere . Gli anni degli alberi si possono contare dai cerchi posti all’interno del tronco quando viene tagliato. Il larice è un albero ”eliofilo” e ciò vuol dire che vuole stare al sole. Un albero può essere più alto di una persona adulta e può crescere sulle rocce. Sappiamo che anche alcuni alberi hanno delle malattie e la guardia forestale ci ha fatto notare un fungo che mangiava le foglie di un albero. L’uscita didattica oltre ad essere interessante mi ha insegnato a conoscere la funzionalità degli alberi e la loro importanza .
Giovanni Villari, I A Oulx
La festa degli alberi
Abbiamo imboccato un sentiero desolato e solitario poi un'altro e un altro ancora. Finalmente ci siamo trovati sul sentiero principale.
La strada all'andata è stata faticosa perché era tutta in salita e perché il sentiero era sterrato.
Siamo arrivati in questo grande campo giallo,una volta seduti,la guida ci ha spiegato delle cose sugli alberi…
Poi abbiamo parlato dell'utilità degli alberi sulle montagne:
le loro radici trattengono il terreno
abbelliscono le montagne
rendono l'aria più pulita.
Il posto era soleggiato a tratti. C'era un bel panorama cioè il paesaggio montano visto da San Marco,là l'aria sembrava più pulita forse perché eravamo più in alto.
È stata utile questa giornata perché ho imparato molte cose sugli alberi e poi mi sono divertita.
VENTURA OLIMPIA, I A OULX
RELAZIONE DELLA FESTA DEGLI ALBERI
Siamo partiti dalla scuola e siamo andati a San Marco in un prato dove un esperto del Consorzio Forestale ci ha spiegato a cosa serve la Forestale: a salvaguardare il bosco, fare in modo di tagliare le piante ma nello stesso tempo farne crescere di nuove. I boschi sono la casa degli animali, ma non hanno solo quella funzione: servono anche a trattenere il terreno e a non farlo franare e per purificare l’aria. Per la Forestale non è vietato tagliare le piante, ma bisogna tagliarle nei limiti indispensabili.
Giacomo De Marchi, I A Oulx
Relazione sulla festa degli alberi
Lucia ci ha detto che alcune piante si chiamano:
- eliofile che amano la luce, come i larici
- sciafile che amano l’ombra,come l’abete bianco
Lucia ci ha detto che un albero ad esempio l’ abete bianco quando è alto 2metri può avere circa 100 anni. Ci sono alberi che possono crescere sulle pareti rocciose che sono i muschi e i licheni.
Il muschio Composto da un erba bassa che si mette anche nel presepe.
il lichene Composto da un fungo e un alga e si nutre di linfa elaborata sennò non potrebbe vivere.
La simbiosi
Questa parola significa due cose messe insieme come il fungo e l’alga che formano il lichene.
L’acero
L’acero è una pianta molto alta e una delle sue malattie sono dei funghi neri disposti in macchie che ammalano e mangiano la foglia.
Come si contano gli anni degli alberi
Gli anni degli alberi si possono contare dagli anelli che hanno dentro il tronco,se tagliamo un albero posiamo vedere quanti anni ha,ma non serve tagliarlo tutto per vedere quanti anni ha,c’è una macchina apposta che preleva un cerchio dell’ albero cosi non lo distruggiamo.
Matteo Imbalzano, I A Oulx
La festa degli alberi
Oggi martedì 7 ottobre 2003, siamo andati a San Marco per la festa degli alberi. Lucia, un’esperta di foreste, ci ha spiegato tante cose utili come il riposo vegetativo: gli alberi non producono più ossigeno.
Io durante la passeggiata ho notato tante cose, alcune molto interessanti come: la torre che si trova di fianco alla strada Des Ambrois, i prati con erba secca, gli alberi di diversi colori, le rocce, le torrette in lontananza dello Chaberton e altre cose, non solo si vedevano gli alberi, ma si sentiva anche il buon odore dell’erba secca. Alla fine della spiegazione siamo andati in un prato a piantare pini e larici, poi siamo tornati a scuola
Valentina Gaboardi